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Il sostituto procuratore dopo gli eventi del 22 aprile deposita la richiesta. La richiesta riguarda, tra gli altri, anche il capo ultrà F. F.

Genoa-SienaGiudizio immediato 12 ultras del Genoa. E’ la richiesta del sostituto procuratore di Genova Biagio Mazzeo in relazione ai fatti accaduti durante la partita Genoa-Siena del 22 aprile scorso nello stadio Ferraris.

Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di aver usato violenza e minaccia nei confronti di alcuni stewards, di aver invaso il settore dello stadio sopra il tunnel e di aver obbligato i giocatori del Genoa a togliersi le maglie. Il tutto con l’aggravante di aver commesso il fatto in più di dieci persone.

La richiesta riguarda, tra gli altri, anche il capo ultrà F. F. Con il Siena in vantaggio per 4-0, un gruppo di tifosi genoani invase il settore ‘distinti’, dopo aver sfondato i cancelli sorvegliati dagli stewards, arrivando fino al tunnel adibito all’entrata dei giocatori in campo. L’arbitro fermò la partita e alcuni giocatori del Genoa, tra cui Marco Rossi e Giuseppe Sculli, si avvicinarono agli ultrà per cercare di calmare gli animi.

Per tutta risposta gli ultras intimarono ai giocatori, tramite Sculli, di togliersi le maglie perché “non degni” di indossarle. La partita poi riprese, ma sull’episodio divamparono polemiche e fu aperta un’inchiesta che ha portato ad arresti domiciliari, daspo (divieto di andare allo stadio) e altre misure.

[Fonte: La Repubblica]

Il Prato è salvo. Nell’ultima sfida senza appello i biancazzurri superano il Piacenza con una rete di Aiman Napoli ad inizio ripresa e mantengono la Prima Divisione, conquistata grazie al ripescaggio lo scorso anno.

Dopo la sconfitta dell’andata in terra emiliana il Prato per centrare l’obbiettivo aveva un solo risultato, la Prato-Piacenzavittoria, e la squadra di Esposito non ha fallito l’appuntamento, nonostante i numerosi precedenti sfavorevoli negli spareggi di fine campionato.

Festa grande a fine partita, per il raggiungimento dell’obiettivo.

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«E’ stato difficile – commenta a fine gara il vice presidente Radici – siamo stati bravi nella partita di andata a limitare i danni e oggi abbiamo raccolto un traguardo meritato». Paolo Toccafondi a fine gara a dedicato a nome di tutta la squadra questa salvezza allo storico tifoso Riccardo Magni deceduto alcuni mesi fa. Grande festa tra tutti i giocatori biancazzurri: «Sono felice per il gol – dice Napoli – ma io sono stato solo il finalizzatore e il merito va a tutta la squadra».

Per il Piacenza questa è la seconda retrocessione consecutiva e con i gravi problemi societari che affliggono il club emiliano dichiarato fallito nei mesi scorsi. L’allenatore biancorosso Francesco Monaco è il ritratto della tristezza: «Il rammarico è grandissimo, ci aspettavamo un altro epilogo a questa stagione tribolata. E’ Prato-Piacenzamancato qualcosa, non siamo stati brillanti come all’andata e come nelle ultime uscite, forse qualche ragazzo ha sentito troppo l’importanza della gara. Ma non riesco davvero a rimproverare i miei ragazzi, che ora stanno piangengo negli spogliatoi. Sul campo ci saremmo salvati, purtroppo la penalizzazione ha pesato ma lo sapevamo».

Monenti di tensione a fine gara con i tifosi piacentini che hanno tentato di sfondare i cancelli del loro settore con l’intervento dei carabinieri (foto) e scontri sono avvenuti in Viale Borgovalsugana davanti ad un bar dove si erano fermati alcuni tifosi piacentini. Sono state scagliate sedie, pietre, spranghe di ferro e cestini dell’immondizia. Sul posto sono confluiti carabinieri, vigili urbani e polizia, che dopo qualche minuto hanno riportato la calma. La strada è stata a lungo chiusa. In corso l’identificazione dei coinvolti nella rissa.

[Fonte: Prato Blog]

Nel dopo partita di ieri pomeriggio, dove il Salerno Calcio ha strapazzato l’Hinterreggio ed è volato a disputare la final-four di Gubbio per lo scudetto, abbiamo assistito al consueto siparietto del patron Lotito.

Tifosi salernitaniAttorniato da un gruppo di tifosi, il patron ha esternato alcune affermazioni che hanno ferito, e non poco, i tifosi. Innanzitutto Lotito si è lamentato della scarsa presenza di spettatori allo stadio, ieri poco più di 1.500 per una partita che doveva dire ben poco, ha di nuovo snocciolato la stucchevole storia del “dove eravamo” e “chi eravamo”, raccontandoci di nuovo tutta la sequela di interventi e di “aiuti” che lo stesso Lotito ha fatto per non farci ripartire dall’eccellenza, poi ha cominciato a dire, achi gli chideva dei beni immateriali, che “i tifosi devono chiederlo a chi li ha fatto fallire e, se fosse stato lui, avrebbe portato i simboli dal sindaco in forma totalmente gratutita”, poi anche noi gli abbiamo chiesto del bando e della sua possibilità di partecipazione in caso di uscita, e la risposta è stata “si, quando uscirà il bando di cattura”. Insomma un Lotito polemico con noi tifosi e poco rispettoso della nostra fedeltà.

Vorrei, molto sommessamente, ricordare al sig, Lotito, che se lui è alla guida di questa società, insieme con suo cognato Mezzaroma, questo lo deve alla tifoseria della Salernitana, poichè siamo stati NOI tifosi a decidere nelmese di Luglio al Comune di Salerno chi, tra 7 pretendenti doveva essere colui che doveva tirarci fuori dall’inferno e darci un futuro più sereno. In secondo luogo, sempre il sig, Lotito, sapeva benissimo, anche prima di acquistare la Salernitana o Salerno Calcio, che avrebbe dovuto sborsare una caparra a fondo perduto di €. 300.000, e sempre lui sapeva che, quando appena possibile avrebbe dovuto riportare la stiria a Salerno.

Ora tutte queste parole contro i tifosi, se siamo 1.500  o di più, in questo momento non servono, i tifosi vanno capiti e se Lotito saprà far ritornare, la storia in primis e poi riuscirà ad allestire una buona squadra, la gente ritornerà, certo pian piano, poichè la scottature delle precedenti gestioni ci brucia ancora e in che modo, e da qui è capibile lo scetticismo di molti a venire allo stadio. Non abbia fretta il patron nel vedere il pubblico, poichè lui sa perfettamente di che forza può essere capace una piazza come Salerno d’altronde per fare un buon matrimonio bisogna essere d’accordo in due, non vi pare?

[Fonte: Salerno Granata]

Uno dei tanti convenuti alla tavola della mangiata a scrocco, chiede spiegazioni su quanto avvenuto sul treno che trasportava i pratesi di ritorno dalla trasferta di Piacenza. Dovrebbe darne lui di spiegazioni, assieme ai suoi colleghi, per tanti altri e ben gravi problemi, ma vabbe’. Il grave è che, come nel peggior incubo marzulliano, questo si fa la domanda e poi si dà la risposta da solo…

Treno“Intercity 599 bloccato per quasi un’ora nella stazione di Piacenza”, a chiedere i motivi di questa situazione il Consigliere Regionale Andrea Pollastri (PdL), che ha presentato un’interpellanza in Regione.

Il fatto, spiega il consigliere, è avvenuto ieri sera poco prima delle diciannove, quando un gruppo composto da un centinaio di tifosi toscani, provenienti dallo stadio “Garilli” dove, alle 16,00, si era tenuta la partita Piacenza – Prato, è salito sul l’IC 599 Milano – Terni, previsto in partenza da Piacenza alle ore 18,48. Non essendo in possesso del biglietto, il personale ferroviario ha dovuto regolarizzare la posizione di ciascun componente della comitiva, bloccando il treno sino alla fine delle operazioni.

“Il convoglio – sottolinea Pollastri – ha maturato un ritardo complessivo di 55 minuti, provocando notevole disagio agli altri passeggeri, costretti ad attendere senza avere alcuna informazione da parte del personale viaggiante e, in alcuni casi, con il rischio di perdere le coincidenze”.

“Quanto verificatosi ieri sera a Piacenza è quantomeno anomalo poiché, normalmente, quando un passeggero non è dotato del biglietto il controllore provvede a farlo facendo pagare una sovrattassa senza però bloccare il treno: in questo caso o si impediva ai tifosi non dotati di adeguato titolo di viaggio di salire, oppure si provvedeva a regolarizzarne la situazione durante il tragitto, senza interrompere la corsa del treno. Inoltre, essendo la partita terminata alle 17,30, i tifosi avevano tutto il tempo per fare il biglietto in stazione ovvero prendere il treno successivo, anche se la soluzione risultava più scomoda essendo necessari due cambi per arrivare a Prato.”

“In tutto ciò – prosegue – il comportamento di Trenitalia è assolutamente biasimabile: perché si è deciso di bloccare il treno? Per quale motivo si è consentito ai tifosi di salire pur senza il biglietto? Perchè non sono stati informati gli altri viaggiatori delle cause e della durata, almeno presunta, del prolungarsi della fermata? Non si era a conoscenza della partita e della conseguente necessità di approntare misure straordinarie per fronteggiare il maggior flusso di passeggeri?”

“Chiedo infine alla Regione – chiosa l’azzurro – di verificare se sia ravvisabile il reato di interruzione di servizio e, in caso affermativo, di chiari quali azioni si intenda porre in essere verso Trenitalia.”

[Fonte: Piacenza Sera]

Dopo la partita Verona-Varese del 19 maggio scorso vorremmo segnalare la grave situazione venutasi a creare riguardo la sassaiola che ha colpito e seriamente danneggiato 6 nostri mezzi.

Varesini a VeronaLa Questuradi Verona, sebbene avvisata per tempo e sebbene nello stesso luogo in passato altri mezzi fossero stati presi a sassate, non è stata in grado di garantire la sicurezza dovuta: i mezzi sono stati piu volte colpiti, causando ingenti danni materiali e con il rischio di creare incidenti con conseguenze ben piu gravi per i trasportati.

Situazione ancora piu grave di quanto già accaduto, nello stesso tratto di strada, in occasione di Verona – Nocerina.

Autisti e tifosi, tra cui molti bambini, sono ancora sotto choch per l’accaduto e ci sembra incomprensibile non poter arginare una situazione del genere.

Sarà nostra intenzione presentare un esposto in tal riguardo in quanto la sicurezza dei trasportati è stata messa in grave pericolo e non abbiamo cosi nessuna garanzia per future trasferte.

Nell’eventualità di ritornare a Verona, confidiamo nel fatto che non si debba arrivare a giocare i play-off a porte chiuse per il mancato controllo di uno sparuto gruppo di stupidi teppisti”

Michele Sartoris

Moranditour

[Fonte: Varese 7 press]